
Sono convinto che il matrimonio sia, prima di tutto, un momento di condivisione.
Un’occasione per passare del tempo con le persone a cui si vuole bene, senza che conti troppo il luogo o il numero degli invitati.
Che si festeggi in una villa del ’700 o in un bar di paese, quello che fa davvero la differenza sono le persone giuste.
Due cerimonie, un solo racconto
Letizia e Luca si sono sposati due volte:
una prima volta con la cerimonia civile a Ghedi, insieme alle famiglie e ai testimoni,
e due giorni dopo, con una grande festa in Franciacorta, affacciata sul Lago d’Iseo, circondati da amici e parenti.
Ho avuto il piacere di documentare entrambe le giornate, ma in questo episodio di Foto Aneddoti voglio raccontarvi un’immagine tratta proprio dal matrimonio civile.
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Una fotografia nata sotto la pioggia
È un mercoledì di maggio (si, nel video ho sbagliato i giorni) e a Ghedi piove forte, non una leggera pioggerellina ma un vero acquazzone.
Arrivo con un po’ di anticipo: trovare parcheggio in centro non è mai semplice e preferisco muovermi per tempo.
Conosco bene il luogo, ho già fotografato altri matrimoni qui, così mi dirigo verso la sala dove avevo lavorato in passato.
Entro… e trovo un gruppo di persone in piena lezione di yoga.
Mi sembra strano: tra mezz’ora dovremmo celebrare un matrimonio, ma nessuno sembra intenzionato a liberare la sala.
Chiedo informazioni e scopro che, nei giorni feriali, quello spazio viene usato per corsi e attività comunali.
Le celebrazioni, in questi casi, si tengono invece proprio in Comune, a pochi minuti a piedi da lì.
Esco sotto la pioggia battente e raggiungo il luogo giusto, fradicio ma sollevato: finalmente tutto è pronto.
Un brindisi che vale più di mille pose
La cerimonia è intima, raccolta, piena di emozione.
Alla fine, gli sposi – ancora un po’ tesi e stanchi – propongono di fermarsi in un bar lì vicino per brindare insieme a tutti.
È un momento semplice, ma magico.
I bicchieri alzati, l’arancione degli spritz, le risate.
Letizia e Luca che si guardano occhi negli occhi, con alle spalle la luce blu della pioggia oltre la finestra.
Quella scena mi ha subito ricordato una fotografia di Robert Doisneau – “Joinville-le-Pont” – dove una coppia di sposi brinda davanti al bancone di un bar, accanto a un avventore appena uscito dal lavoro.
Lo stesso spirito spontaneo e vero, la stessa umanità che amo raccontare con la mia macchina fotografica.
La fotografia di matrimonio spontanea
Sono momenti come questo che mi ricordano perché amo il mio lavoro.
La fotografia di matrimonio spontanea non è solo un modo di scattare, ma un modo di guardare: lasciare che le cose accadano, cogliere la realtà per come si presenta.
Niente pose forzate, solo gesti autentici e connessioni vere tra le persone.
Due giorni dopo, la festa in Franciacorta è andata alla grande: sole, musica, sorrisi, e tanta voglia di stare insieme.
Ma se penso a Letizia e Luca, mi piace immaginarli ancora lì, davanti a quella finestra, con i bicchieri alzati e gli occhi rivolti al futuro.
Se stai organizzando il tuo matrimonio e desideri un reportage fotografico spontaneo e senza pose, che ti lasci vivere davvero la giornata, contattami.
Lavoro in tutta Italia e anche all’estero, raccontando matrimoni con uno stile discreto, sincero e autentico.